TRUFFE MESSE IN ATTO DA BANCHE COLLUSE CON GIUDICI E PROFESSIONISTI CONNIVENTI-ACMI (ASSOCIAZIONE CONTRO MALAGIUSTIZIA ITALIANA) IN DIFESA DEGLI ADERENTI, HA SEGNALATO, ALLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, PER OTTENERE LA TUTELA DEI PROPRI DIRITTI LESI, CASI DI AZIONI DELITTUOSE CHE SI CONSUMANO NEI TRIBUNALI ITALIANI PER FINI DI LUCRO, DISTRUGGENDO ILLECITAMENTE ED ILLEGITTIMAMENTE LE AZIENDE, DEPAUPERANDO IL LORO CAPITALE

15 Giugno 2024 Off Di wp_11036064

Come noto, molte aziende sono state dichiarate fallite, per azioni delittuose, messe in atto da banche referenti colluse con giudici e professionisti nominati nelle procedure concorsuali e/o esecutive. La verifica dei casi, segnalati da imprenditori aderenti ACMI , ha messo in evidenza le truffe originate da piani premeditati per impossessarsi di capitali altrui. Nello specifico, in molti casi analizzati , emerge il ripetersi del metodo delittuoso messo in atto. Le banche, per portare a termine l’appropriazione indebita di capitali appartenenti ad aziende identificate, con proprietà immobiliari rilevanti nonostante il ricorrere, nei conti corrente, il rilevamento di usura ed anatocismo, situazione intenzionalmente omessa, senza verifica e notifica, in violazione dell’art.125 T.U.B., segnalano a sconfinamento e/o sofferenza l’impresa, vittima sacrificale individuata, alla Centrale Rischi della banca d’Italia, impedendo in tal modo l’operatività su tutti i conti corrente affidati, in sostanza l’asfissia finanziaria dell’impresa, costringendola al ricorso per concordato preventivo, ai sensi dell’ar.161 VI comma L.F.. Questo è il momento cruciale dove entra in azione l’associazione a delinquere che si radica nelle sezioni dei Tribunali dove circolano i soldi (esecuzioni immobiliari e fallimenti), i professionisti nominati nelle procedure concorsuali e spesso anche quelli di parte, predispongono una relazione totalmente falsa , attestante debiti insussistenti, ammessi dal G.D. compiacente. Inoltre da verifica si è riscontrato la messa a perdita dei crediti, viziati da usura ed anatocismo, delle banche, per eludere le tasse, quindi inesigibili, il tutto finalizzato, visto il voto negativo e determinate espresso dalle medesime per l’omologa del concordato, alla dichiarazione di fallimento ed appropriazione illecita dei beni , di seguito alienati per prezzi irrisori avverso compiacenti e pagamento di parcelle esorbitanti ai professionisti partecipi alle truffe, con la logica conseguenza di togliere la capacità economica e processuale alla vittima designata, al fine di impedire azioni legali, nella tutela dei diritti lesi nonchè distruzione delle aziende e delle famiglie, perdita dal lavoro per tutti i dipendenti, depauperamento del capitale e danno sociale. Di seguito, se qualche imprenditore prova ad azionare per chiedere giustizia per i propri diritti lesi, si assiste alle attività di insabbbiamento e/o depistaggio, nelle forme della concorsualità nel reato e/o favoreggiamento commessi dalle Procure e dai Tribunali penali che, anzichè accertare i fatti ed esercitare l’azione penale, profondono le proprie energie SOLO per creare ai rei, l’impunità. NON SOLO, se la vittima designata, insiste con denunce avverso i responsabili del proprio fallimento e/o esecuzione immobiliare, supportate da documentazione inconfutabile, viene sottoposto a continue azioni vessatorie, fino al rinvio a giudizio, supportato da falsità, avvalendosi illecitamente del proprio ruolo dominante e di appartenenza alla CASTA, finalizzate a far desistere nell’azione di tutela dei propri diritti lesi, in sostanza vengono distrutte la aziende, si appropriano dei capitali e non vogliono essere disturbati. Le azioni individuali raramente ottengono giustizia, solo archiviazioni e/o rigetti. ACMI, adesione gratuita, costituita da solo imprenditori, vittime di Malagiustizia, in ambito nazionale, attualmente in numero considerevole, ha messo in atto , in forza del numero crescente degli aderenti, innumerevoli azioni presso i vertici apicali della giustizia italiana, compreso l’avvio di procedura d’inchiesta presso la commissione giustizia della camera dei deputati, segnalando i casi di cui sono stati vittime gli imprenditori e convenzionato studi legali, a gratuito patrocinio e/o somma equivalente, per la loro difesa inoltre interessato la stampa e redazioni televisive per rendere noto le truffe che si consumano nei tribunali a causa di alcuni Giudici e/o Magistrati. Tale condizione associativa ha permesso di ottenere risultati rilevanti nelle varie procedure che singolarmente erano impensabili nonchè portare in evidenza alle forze politiche affinchè prendano i dovuti provvedimenti per assicurare la certezza del diritto ad ogni cittadino che altrimenti viene spoliato di ogni avere per l’unica colpa di essere in possesso di beni da appropriarsene, da parte dell’associazione a delinquere precostituita.