AVV.MARIA VIRGINIA PERAZZOLI FONTE INESAURIBILE DI TRUFFE PROTETTO DA UN SISTEMA GIUDIZIARIO COMPIACENTE
L’avv.Maria Virginia Perazzoli, nominato nella procedura del fallimento della ditta Paolo Bolici, n.75/2014, dichiarato illecitamente dal Tribunale di Velletri dal colluso, Giudice Delegato Antonino La Malfa, non si comprendono i requisiti per ottenere tale incarico, visto l’incompetenza cronica dell’avvocato e l’inclinazione a delinquere, ha completamente depauperato il capitale aziendale della ditta nonostante la pendenza del giudizio di revoca del fallimento dichiaranti illecitamente. Le continue truffe messe in atto dall’avvocato Perazzoli ed autorizzate dal G.D. dott.ssa Raffaella Calvanese lasciano esterrefatti. La vicenda lascia perplessi, la costituita associazione a delinquere per fini di lucro, capeggiata dal G.D. dott. Antonino la Malfa, attuale Presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Roma, entra in azione, caso aziende facenti capo a Paolo Bolici, dove esiste un ingente capitale da depauperare con vendite verso compiacenti a prezzi irrisori o accordi transattivi per estinguere il contenzioso in corso tra la ditta e società che hanno causato danni per centinaia di milioni di euro. Il sistema è talmente ramificato che nonostante l’evidenza dei reati denunciati che non lasciano dubbi, i vari giudici e/o Magistrati chiamati a fare giustizia , in seguito alle innumerevoli denunce, archiviano immotivatamente i procedimenti penali e civili. Nel merito, per attestare l’insolvenza, l’avv. Maria Virginia Perazzoli ha ammesso alla formazione dello stato passivo della ditta, creditori non aventi diritto per decine di milioni di euro, utilizzando, con la compiacenza del G.D. dott.ssa Raffaella Calvanese , tale debito inesistente in atti processuali, al fine di estromettere la sig.ra Beatrice Libernini, coniuge, dall’appartenenza del 50% dei beni aziendali, procedimento in revoca, non solo, ha venduto beni mobili ed immobili per prezzi irrisori che saranno oggetto di rivendica, effettuato transazioni, accordandosi per pochi euro di fronte ad un risarcimento per centinaia di milioni, presumo corruzione, deposita, con l’autorizzazione del G.D., in atti processuali, documentazione totalmente falsa, in sintesi, per non dilungarsi nell’elencazione dei reati messi in atto dall’avv. Perazzoli, si assiste a continue truffe salvaguardate ed assecondate da un sistema compiacente della Giustizia, non si comprende quale. Purtroppo il sistema è radicato e contorto, per avere il riconoscimento dei propri diritti occorrono anni di vessazioni fino a quando un giudice imparziale e terzo , giudica in modo indipendente altrimenti si assiste all’inconcepibile.