TRIBUNALE DI VELLETRI GIUDICE ANTONINO LA MALFA – UNICREDIT SPA-PROFESSIONISTI COLLUSI

9 Giugno 2024 Off Di Paolo Bolici

ACMI( Associazione Contro Malagiustizia Italiana), in persona del Presidente sig. Paolo Bolici, ha promosso iniziative, per la tutela dei diritti lesi degli aderenti all’associazione, presso i vertici apicali della Giustizia Italiana nonchè richiesta di avvio di inchieste da parte della commissione giustizia della camera dei deputati e/o altre autorità competenti. Nel caso di specie, competenza territoriale Tribunale di Velletri, si segnala la dichiarativa di fallimento della ditta Paolo Bolici (doc.1), emessa con decreto dal G.D. Antonino La Malfa, visto il risultato, invece di essere espulso da amministratore della Giustizia, è stato promosso a Presidente del Tribunale di Velletri quindi, come di seguito viene documentato, mette in evidenza come la legge viene calpestata ed usata a propri interessi nell’indifferenza del sistema di controllo, per la difesa degli interessi collettivi, unicamente a protezione della Casta senza dare nessuna certezza del diritto che appartiene ad ogni cittadino. La banca Unicredit Spa segnalava illecitamente ed illegittimamente, la ditta Paolo Bolici , per sconfinamento, ottobre 2009 (doc.2) senza effettuare le dovute verifiche come disposto dall’art.125 T.U.B., tale azione delittuosa, ha provocato il blocco dell’operatività sui conti correnti affidati presso tutto il ceto bancario referente con la conseguenza dell’asfissia finanziaria della ditta e delle 25 società controllate, aziende impegnate con investimenti in corso per circa 600 milioni di euro e , visto le sopravvenute difficoltà finanziarie, i clienti arbitrariamente non hanno onorato il pagamento di fatture relative a forniture già eseguite, per circa 40 milioni di euro. Come si evince dal documento (doc.3), Unicredit Spa, era altresi debitore avverso la ditta Paolo Bolici. Per brevità non si espone le vicende subite nelle procedure di ristrutturazione del debito, art.67 L.F., che nella realtà era inesistente. Visto l’ingente capitale della ditta Paolo Bolici, si è messo in atto un piano delittuoso premeditato, finalizzato all’appropriazione indebita di beni mobili ed immobili, dove i partecipi sono banche referenti, G.D. Antonino La Malfa, professionisti di parte e nominati dal G.D. , una vera associazione per delinquere. Senza dilungare troppo il presente articolo, la Unicredit Spa veniva ammessa, dal G.D. Antonino La Malfa e commissari giudiziali, avv. Renato Negroni e dott.Umile Sebastiano Iacovino , intenzionalmente omissivi delle contestazioni depositate da Paolo Bolici con note integrative (doc.4) e durante l’adunanza dei creditori (doc.5), al voto per omologa del concordato preventivo , voto determinate, per €22.376.668,44, si allega riepilogo dei voti (doc.6).Non solo, la banca, in seguito all’intervento della Vigilanza della banca D’Italia, resasi conto della truffa, aveva messo a perdita il credito vantato, avverso la ditta Paolo Bolici, visto l’insussistenza, estratto ottobre 2013 (doc.7), prima del voto per l’omologa, ottobre 2013, pertanto non aveva nessun titolo per esercitare il proprio vantato ed insussistente credito, inesigibilità dei crediti messi a perdita (doc.8) se no quello di consentire la truffa con la dichiarativa di fallimento e togliere la capacità economica e processuale a Paolo Bolici. Le altre banche referenti hanno commesso i medesimi reati, vantando crediti insussistenti. Di seguito Unicredit Spa , in persona dei dirigenti, è stata oggetto di richiesta rinvio a giudizio (doc.9), essendo stata accertata l’usura. Succesivamente, in pendenza di provvedimento di sospensione dei termini, emesso dalla Procura della Repubblica di Latina(doc.10) nonostante il disposto di legge circ.191/1991 che sancisce la temporanea esigibilità dei crediti a tutte le banche referenti(doc.11), si opponeva all’omologa del concordato nonostante l’inesigibilità del credito vantato (doc.12), TUTTO PERMESSO DAL G.D. ANTONINO LA MALFA , EVIDENTE COLLUSO. IL RISULTATO, un’azienda leader internazionale del contract chiavi in mano chiusa, 600 dipendenti, hanno perso il lavoro, le aziende depauperate e distrutte , danno sociale ed economico per i sigg. Bolici, periziato in un miliardo e mezzo di euro. Le Procure della Repubblica interessate con documentazione inconfutabili, anzichè accertare i fatti ed esercitare l’azione penale, hanno profuso le proprie energie solamente per creare ai rei, l’impunità. TUTTI I PROCESSI SONO PENDENTI ED E’ STATA INTERESSATA LA COMMISSIONE GIUSTIZIA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI NELLA SPERANZA CHE CHI DELINQUE VENGA ARRESTATO COME TUTTI I CITTADINI. SI RILEVA, CON QUESTI PRESUPPOSTI COME POSSONO ESSERE ATTIRATI INVESTIMENTI IN ITALIA E/O IMPRENDITORI POSSONO INVESTIRE SE NON ESISTE LA CERTEZZA DEL DIRITTO. PER CONCLUDERE UNICREDIT SPA , A FRONTE DEL MILIARDO E MEZZO DI DANNI, CONSAPEVOLE DELLA PROPRIA RESPONSABILITA’, HA SOTTOSCRITTO UN ACCORDO TRANSATTIVO CON LA CURATELA DEL FALLIMENTO DITTA PAOLO BOLICI, IN PERSONA DELL’AVV. MARIA VIRGINIA PERAZZOLI, AUTORIZZATA DAL G.D. RAFFAELLA CALVANESE, IN VIOLAZIONE DELLA PAR CONDICIO CREDITORUM E SIGG. BOLICI, PAGANDO LA SOMMA DI € 250.000,00 (doc.13). Visto la presunta corruzione, le autorità competenti sono state interessate. In conclusione soltanto con la forza unita dei tanti imprenditori vittime di Malagiustizia, aderenti ACMI , il fenomeno delle truffe nei tribunali sezione fallimentare ed esecutive immobiliari è stato attenzionato e si evidenziano risultati ,per la tutela dei diritti lesi, che da solo erano impensabili , solo anni di continue vessazioni.