TRIBUNALE DI VELLETRI FALLIMENTO DITTA PAOLO BOLICI -IN CORSO LA REVOCA DEL FALLIMENTO N.75/2014-UNA TRUFFA PREMEDITATA E DOPO DIECI ANNI SMASCHERATA PER INTERVENTO DELLA VIGILANZA DELLA BANCA D’ITALIA, CAUSA DI GIUDICI POCO ATTENTI O ALTRO CHE RISULTA OGGETTO D’INDAGINI, INTENTI A SALVAGUARDARE CHI HA COMMESSO I REATI E NO GARANTIRE LA CERTEZZA DEL DIRITTO.
In revoca il fallimento della ditta Paolo Bolici n.75/2014, come disposto dalla sentenza n.51801/2020 (vedasi doc.1 pag.7 riga 35), che ha riammesso la ditta nei termini per la revoca e risarcimento danni,atto in imminente deposito, della Corte di Appello di Roma dichiarato illecitamente, con raggiro ed artifizio , dal G.D. Antonino La Malfa colluso con banche e professionisti, regista dell’associazione per delinquere. Al fine di impossessarsi dell’ingente capitale della ditta, il G.D. dot. Antonino La Malfa associato a professionisti, in persona dell’avv. Renato Negroni, dott. Umile Sebastiano Iacovino,avv. Luigi Bottai, avv. Antonio Di Iulio, dott. Francesco Rossi, dott. Salvatore Vittozzi che a, supporto dell’illecito, depositavano relazioni false attestando un debito inesistente, associati alle banche, Unicredit, BNL, MPS, Banca Intesa, Banca Sella, BPER che, partecipi alle azioni delittuose, vantavano crediti inesistenti di seguito stornati per intervento della banca d’Italia e no dei preposti PM interessati nel merito con denunce ineccepibili. La truffa è proseguita con i successivi Giudici Delegati, in persona della dott.ssa Francesca Aratari e di seguito dott. ssa Raffaella Calvanese, che hanno confermato l’ammissione alla formazione dello stato passivo reso esecutivo di creditori non aventi diritto per € 60.683.971,30 contro gli aventi diritto per € 2.116.332,52. Il curatore nominato nella procedura, in persona dell’avv. Maria Virginia Perazzoli, parte dell’associazione per delinquere, soggetto che a definirlo soltanto truffatore è molto riduttivo, si adoperava in modo spasmodico ad attivare tutte le possibili azioni delittuose in danno dei sigg.ri Bolici sia per l’ammissione al passivo della ditta di creditori non aventi diritto che con azioni mirate all’appropriazione indebita , con false dichiarazioni, dei beni appartenenti a Beatrice Libernini, coniuge in separazione dei beni ed al depauperamento del capitale con vendite a prezzi irrisori verso compiacenti nonchè a porre il diniego al sig. Paolo Bolici , usurato dalle banche referenti, all’accesso al fondo di solidarietà per le vittime di usura di cui era beneficiario per decine di milioni (denaro che avrebbe consentito la ripresa industriale ed il pagamento degli aventi diritto) e come da provvedimenti della Prefettura e Procura di Latina. VISTO LA TRUFFA MESSA IN ATTO QUALSIASI VENDITA EFFETTUATA DAL CURATORE AVV. MARIA VIRGINIA PERAZZOLI, PER CONTO DEL FALLIMENTO DITTA PAOLO BOLICI, ATTRAVERSO IL PROPRIO COMMISSIONARIO PBG SRL o ALTRI, SARA’ REVOCATA CON RICHIESTA RISARCIMENTO DI DANNI PER INCAUTO ACQUISTO. IL SIG. PAOLO BOLICI HA DATO INCARICO AI PROPRI LEGALI DI AGIRE PER IL RECUPERO DEI BENI GIA’ ALIENATI ILLECITAMENTE. SI PUO’ AFFERMARE CHE LA SEZIONE FALLIMENTARE DEL TRIBUNALE DI VELLETRI, CASO BOLICI ED AZIENDE CONTROLLATE, RAPPRESENTA UNA CONSOLIDATA ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA A SCOPO DI LUCRO.